Interview with Delia Cardini

Title

Interview with Delia Cardini

Description

Delia Cardini recalls her childhood as an orphan in a boarding school and how, at the age of 10, she moved to Milan. She remembers how the Fascists used castor oil to humiliate their opponents. Delia also describes how, after a night bombing, she was running to the train station, when suddenly 'Pippo' arrived and started shelling the area, she remembers it as a terrible night.

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00:03:49 audio recording

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Contributor

Identifier

Memoro#5523

Transcription


DC: Non è stato molto bello anche perché io a sei anni ero saggia e orfana di padre e madre.
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DC: E allora son stata in collegio [unclear] io sono nata che mia madre aveva già sette figli però aveva quarantacinque anni lei e poi è morta a cinquanta, per, non so se era una appendicite adesso non so bene. Perché io poi non sono stata molto vicina ai miei fratelli per il fatto che eh son stata in collegio e poi uscita dal collegio avevo qui una mia sorella maggiore che aveva casa qui a Milano e mi ha portato qui a Milano. E qui ho finito un po’ le scuole insomma.
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Other: Com’è il fascismo?
DC: Ah è terribile guardi, ho visto delle scene terribili. Portar via degli uomini che, gli davano l’olio, il bicchiere di olio di ricino. Proprio uscendo dal, eravamo sul marciapiede.
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DC: Vedere questi uomini braccati, da questi altri uomini con questo bicchierino che gli davano, non so guardi, una cosa pietosa è sempre stata.
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DC: Beh in collegio non tanto, è stato quando io sono venuta a Milano che avevo otto o nove anni.
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DC: Noi abitavamo in via Napo Toriani e una notte, come sempre tutte le notti c’era i bombardamenti e poi finito il bombardamento dopo una mezz’ora arrivava il famoso Pippo che avrà sentito nominare forse, no? E però non sentivamo perché l’allarme era cessato. Fatto si è che noi eravamo, eravamo ragazzi, insomma quindici sedici anni, sa a quell’ora lì non si è, a quella età non si è nemmeno tanto molto.
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DC: Esperti non nel senso esperti, nel fatto che eravamo incoscienti insomma. Ci siamo messi a correre perché abbiamo visto le fiamme credevamo fosse la Stazione Centrale e invece era la Bicocca, era la Pirelli. Insomma c’erano le mitraglia [sic], questo qui dell’aeroplano Pippo con la mitraglia, si vede insomma, eravamo tutti pieni di schegge, eravamo in tre o quattro, eravamo tutti pieni di, è stata una notte terribile, terribile è stata.
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DC: Eh si correvamo verso la stazione incoscienti e ci è capitato così insomma. Chi si andava, perché poi i portoni erano chiusi, perché c’erano i capi scala che chiudevano perché andavano nelle cantine a rifugiarsi. Quella notte lì non avevamo nemmeno, non trovavamo nemmeno una porta da andare, da entrare per essere fuori dal marciapiede insomma. Una cosa tremenda. Quella è stata proprio, una scena che non si può dimenticare insomma.

Citation

“Interview with Delia Cardini,” IBCC Digital Archive, accessed March 28, 2024, https://ibccdigitalarchive.lincoln.ac.uk/omeka/collections/document/81.

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