Interview with Adriano Acquistucci

Title

Interview with Adriano Acquistucci

Description

Adriano Acquistucci (b. 1927) remembers the bombing of the San Lorenzo neighbourhood in Rome. Upon the arrival of the Allies on 4 June 1944 describes how some felt liberated and others occupied. Mentions one of his friends as having “a hammer and sickle running through his veins instead of red blood cells” and mentions the Communist Party local branch.

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00:01:55 audio recording

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Contributor

Identifier

Memoro#9973

Transcription

AA: Era un periodo tragico. Sono stato sotto le macerie, bombardamento senza esagerare non è che so stato sommerso cosa lì comunque ho subìto bombardamento e ho visto la gente morire intorno perché il bombardamento [unclear] del 19 luglio del ’43, so se ve lo ricordate. Le sirene sono suonate alle undici e il bombardamento è finito cioè il cessato allarme alle 15, quindi sono state quattro ore. [part missing in the original file] San Lorenzo lì quando il 4 giugno del ’44 sono arrivati, io dico arrivati, gli Alleati, qualcuno si è sentito liberato, qualcuno si è sentito occupato. Io ho visto gente di dubbia reputazione, che andavano in giro coi camioncini, insomma qualche episodio poco edificante. E siccome io c’avevo un amico che quello invece dei globuli rossi gli scorrevano nelle vene falce e martello, tutte piccole falce e martello. Ho frequentato per parecchio tempo la sezione del Partito Comunista che stava allo Scalo San Lorenzo per lo scambio di idee eccetera [unclear] eccetera. Poi insomma sia per formazione culturale, perché la mia può essere considerata modesta ma una formazione culturale umanistica e da lì insomma il comunismo diciamo così eccetera non sono di quel tipo di sinistra assolutamente.

Citation

“Interview with Adriano Acquistucci,” IBCC Digital Archive, accessed April 25, 2024, https://ibccdigitalarchive.lincoln.ac.uk/omeka/collections/document/321.

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